Basso continuo al cembalo
- Categoria: ***** VECCHIA CAT ***** Triennio di Musica Antica
- Pubblicato: Mercoledì, 07 Maggio 2008 20:56
CORSO BIENNALE
prof. Michele Visaggi
Il Corso intende fornire agli allievi la piena consapevolezza della realizzazione estemporanea del Basso continuo, alla stregua dei principii desumibili da trattati specifici dei secc. XVII e XVIII.
Sono previsti interventi differenziati a seconda che le lezioni siano destinate a studenti di Clavicembalo, di Canto o di altra classe di strumento, considerata l’utilità che può derivare dalla didattica del basso continuo per la specifica attività di ciascuno.
Pertanto, la conoscenza delle modalità di accompagnamento di recitativi ed arie è obiettivo primario per l’azione didattica destinata agli allievi di Canto; una più marcata conoscenza delle diverse forme di accompagnamento delle musiche strumentali è oggetto di interesse precipuo per gli studenti di Strumento musicale. Le prove d’esame sono articolate di conseguenza.
Procedimenti metodologici
La pratica vera e propria del Basso continuo è preceduta da lezioni propedeutiche, dedicate a: scale armonizzate, modulazioni, cadenze, progressioni, nonché contrappunto a due parti sui modi rinascimentali. Infine, si introducono gli allievi alla pratica dell’armonizzazione del basso dato (con e senza numeri) e dell’improvvisazione di fioriture e diminuzioni, secondo lo stile del tempo e delle aree culturali di riferimento.
Riferimenti storici
L’addestramento e l’esercizio pratico ed estemporaneo dell’ armonizzazione sono informati essenzialmente alle Regole di Partimenti Numerati e Diminuiti di Francesco Durante (ms.: I-Mc, fondo Noseda, fornito in facsimile agli allievi), esemplare modello pedagogico destinato ai Conservatori storici di Napoli. D’altra parte, poiché la storia della pratica del Basso continuo si articola e differenzia tanto in asse diacronico, quanto e soprattutto sincronico in relazione alle diverse aree geografiche, tali differenziazioni costituiscono obiettivo e materia di studio del presente e dei successivi anni accademici. La vastissima letteratura in materia è volutamente ristretta all’esame ed all’approfondimento di specifici argomenti.
Trattati di riferimento
C. Ph. E. Bach, Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen, Berlino 1762, ed. it. Milano, Curci 1993.
G. Muffat, Regulae concentum partiturae, ed. it. Roma, Bardi 1998.
F. Gasparini, L’armonico pratico al cimbalo, Venezia 1708 e successive ristampe 1713, 1715, 1722, 1729, 1745, 1764, 1802, ognuna con diversa prefazione da esaminare.
F. Geminiani, The art of accompaniment op. IX, London 1750 ca., anastatica SPES 1990.
P. Tomeoni, Regole pratiche per accompagnare il basso continuo, Firenze 1795.
M. De Saint Lambert, Noveau traité de l’accompagnement du clavecin, l’orgue et des autres instrumentes, Paris 1707, ed. it. Roma, Bardi 1998.
M. Corrette, Le maître de clavecin, Paris, ed Bayard, anastatica Forni
N. Pasquali, Thorough-bass made easy, Edinburgh 1758 (in ed. francese “école de basse continue”).
Ulteriori approfondimenti riguarderanno, fra l’altro, il Traité de l’armonie reduite à ses principes naturels di Jean Philippe Rameau (Paris 1722).