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Canto barocco

CORSO TRIENNALE

prof.ssa Anna Aurigi
Il corso è dedicato allo studio della letteratura vocale da camera, oratoriale ed operistica, prodotta dal primo Seicento alla metà del Settecento nelle diverse aree culturali d’Europa. I principali obiettivi sono:
a) formazione della tecnica vocale (respirazione, rilassamento, pronuncia, sostegno del fiato) con la quale si può raggiungere la piena padronanza del vibrato e, insieme, ottenere  la più vasta gamma di colori utili a rendere gli affetti suggeriti dal testo;
b) conoscenza del fraseggio barocco e delle sue specifiche articolazioni per gli accenti in rapporto al testo, inteso non solo come contenuto sentimentale, ma anche come struttura formale e ritmica cui attenersi;
c) assimilazione della problematica relativa agli abbellimenti ed alle diminuzioni, per una loro corretta applicazione anche estemporanea..
Lo studio si svolgerà prevalentemente su facsimili delle edizioni a stampa originarie o dei manoscritti, che verranno distribuiti durante le lezioni.
TRATTATI DI RIFERIMENTO
G. Caccini,     Introduzione alle 'Nuove Musiche' , Firenze 1601
R. Rognoni,    Passaggi per potersi esercitare nel diminuire, Milano 1592  e F. Rognoni, Selva di vari passaggi secondo l’uso moderno, Milano 1620
P. F. Tosi, Opinioni de’ cantori antichi e moderni, Bologna 1723 .
Esame del I anno
Primo Seicento: un’aria o arietta
Pieno Seicento:  un’aria italiana, una straniera
Settecento:  una cantata italiana, un’ aria d'opera, un’aria di Bach (in tedesco).
Esame del II anno
Seicento: - un brano a voce sola dove si trovino  ampie sezioni in stile recitativo (ad esempio,  C. Monteverdi    “Se i languidi miei sguardi” Lettera amorosa a voce sola e si canta senza battuta, “Lamento d’     Arianna” in genere rappresentativo, e si canta senza battuta, S. D’India Lamento d’Olimpia, G.     Carissimi Lamento di Maria Stuarda);
    - un brano a due o tre voci (Luzzaschi, Monteverdi, Strozzi, …)
Settecento: una cantata con strumento obbligato, un’aria d'opera,  un’aria d’oratorio.

Esame del III anno
- un brano del Sei-Settecento di cui l’allievo avrà realizzato l’edizione critica (anche in trascrizione moderna) dalla versione originale, manoscritta o a stampa;
- un brano d’autore inglese in lingua originale (Byrd, Moreley, Dowland, Purcell, Haendel – relativamente alla sua produzione  inglese - Blow);
- un brano in lingua francese (Lully, Charpentier, Couperin, Rameau);
- un’intera cantata di Bach in lingua originale (almeno 2 recitativi e 2 arie) o un’intera  parte solistica dalla Passio secundum Matthaeeum o dalla Passion secundum Johannem;
- un duetto o terzetto da  opera, oratorio o cantata da camera;
- un’aria d’opera italiana del Settecento;
- un’aria d’opera in stile galante o preclassico (Gluck, Paisiello).  
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